IC UDINE 5

Rossini alla Ellero

Le classi 3^B, C e G della Scuola Secondaria di Primo Grado Ellero, avendo assistito all’opera Il Barbiere di Siviglia di Rossini, hanno ideato un’intervista “impossibile” al maestro, creando propri programma di sala e libretto presentati a “Il salone delle idee” e al regista udinese Fabio  Cherstic, ideatore di una versione di Figaro montata su camion e portata nelle periferie di Roma e Palermo.

 

Presentatore: buonasera dalla redazione della 3^G Ellero.

Colleghiamoci subito col teatro Argentina di Roma per intervistare il maestro Rossini in occasione della “prima” della sua opera buffa “Il barbiere di Siviglia”.

Inviata: buonasera, qui ci sono molte persone in attesa.

Aspettate il maestro?  

Spettatore 1: no, noi siamo ammiratori del grande Paisiello

Spettatore 2: chissà, stasera qualcosa potrebbe andare storto…

Spettatore 3: saltare una corda della chitarra…

Spettatore 4: scivolare qualcuno …

Spettatore 5: passare un gatto nero in scena….

Inviata: che fantasia! Ma entriamo in teatro.

Maestro, è stato difficile, a 24 anni, scrivere un’opera in soli 20 giorni?

Rossini: modestamente, lei sta parlando con ” il cigno di Pesaro”! E poi la storia di Beaumarchais mi ha ispirato. Certo, l’ouverture l’ho rubata ad un’altra mia opera ma, rubare a se stessi non è reato vero? Mi erano venuti così bene quei crescendo e quei ribattuti

Inviato: Ecco i cantanti!

Conte:  sono il conte d’Almaviva, o, se preferite, Lindoro, insomma, me le sono giocate tutte pur di far innamorare Rosina

Rosina: la tua bella voce da tenore mi ha rapita subito con la serenata “Ecco ridente in cielo”. Mi invidiava tutta Siviglia

Bartolo: bella voce? Squittio di topo vorrai dire! Di te non ci si può fidare! Con i tuoi sotterfugi hai messo nel sacco anche “Un dottor della mia sorte”

Rosina: eh, io sono docile, ubbidiente, ma divento una vipera se non mi accontentano

Basilio: Bartolo, ti avevo detto di diffondere “La calunnia” su quel bellimbusto del conte, ho sillabato come un matto perché la maldicenza da “auretta gentile” diventasse un “colpo di cannone”

Rossini: te lo aveva scritto anche Cesare Sterbini nel libretto

Inviato: Ecco Figaro, il barbiere, il “factotum della città”

Figaro: Sono il baritono della città, trallalallero trallalallà! Ragazzi, con le mie bugiette e sotterfugi, la Rosina e il conte sono sposi, voi con i vostri concertati avete fatto solo confusione!

Inviato: maestro, a quando la prossima opera?

Rossini: chissà, comunque, mi ritirerò presto, all’apice del successo. Parigi mi aspetta, la nouvelle cousine, lo champagne.

Ora andate e glorificate la musica del grande Gioachino Rossini!